Ancora a futura memoria, dal laboratorio in uno di quei rari, preziosi momenti (che siano con la luce o col buio) in cui mi trovo sola a sentire il ticchettio della macchina, che per ora mi illude di fare tutto il lavoro da sola.
A sorridere perché, anche se qui nessuno ancora sembra essersene accorto, la primavera sta arrivando. E questo vuol dire tante cose e per me, più di tutto, vuol dire che sto ancora bene, che sto qui, che ci provo, e che anche noi siamo ancora qui. E l’ha detto, in uno dei nostri discorsi brilli (ché questi uomini sensibili con la corazza costruita, ci sono pochi modi per smascherarli: a me ne vengono in mente due, e uno è questo): la verità è che noi due vogliamo stare insieme.
E siccome aveva ragione, io sorrido da qualche giorno, e faccio uscire il sole.
E se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante
cancella col coraggio quella supplica dagli occhi
troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante
e quasi sempre dietro la collina è il sole
Ma perché tu non ti vuoi azzurra e lucente
ma perché tu non vuoi spaziare con me
volando contro la tradizione
[e mi sa che io mi voglio,
azzurra e lucente]