Ho sognato il tuo profumo.

Ho sognato il tuo profumo,
e in un momento tra le sei e le sei e dodici di stamattina,
con tanta luce che entrava dalla finestra aperta,
mi sembrava che potessi essere con me.

Ricucio gli strappi,
non consento alle distanze di allungarsi troppo.

E neanche tu.

Stiamo,
in questa sospensione del reale,
aspettando (mie) prove e (tuoi) riscontri.

E’ come un taglio che non lascio cicatrizzare.
Lo so che non è saggio,
ma non riesco a fare a meno di te,
in un modo qualsiasi se non può essere quello che avrei scelto.

E paradossalmente, quando dici mi sembra di non avere niente da dire a nessuno, mi sembra che tu stia descrivendo me. Nelle distanze che mettiamo dal resto del mondo, nonostante i trascorsi, nonostante la delusione, e la mancanza, rimani la persona più vicina.

Sto, e cerco di non pensarci. Sono come un puzzle in cui i pezzi sono incastrati in maniera sbagliata, ma non si muovono. Semplicemente, sono troppi. Bisogna toglierne qualcuno, per risolvere il problema. Le direzioni, poi, si capiranno. Le strade si apriranno e, forse, le scelte saranno meno faticose. Poi.

Lascia un commento

Archiviato in home made

Lascia un commento